I valori postali si dividono in due grandi categorie: i francobolli ordinari e quelli commemorativi. Entrambe le tipologie possono essere usate per affrancare la normale posta ordinaria ovvero le lettere e le cartoline che circolano quotidianamente in grandi quantità. Ogni emissione ha un suo corso di validità, analogamente a quanto avviene per la carta moneta, al termine del quale le amministrazioni non riconoscono più il francobollo come valido per l'affrancatura; ciò nondimeno, i pezzi nuovi o usati che sono in circolazione sono liberamente oggetto di contrattazione e scambio sul mercato collezionistico. Talvolta un cambio di ordinamento politico all'interno di un paese mette fuori corso tutte le emissioni dell'ordinamento precedente. Nei periodi di transizione vengono utilizzati francobolli nominalmente fuori corso, da soli o insieme a francobolli emessi dal nuovo governo, dando origine alle cosiddette "affrancature miste". Questo tipo di affrancature sono molto apprezzate sul mercato collezionistico ed a dispetto della loro irregolarità formale raggiungono elevate quotazioni.

    I francobolli ordinari sono stampati con grandi tirature (spesso ignote) e sono emessi in lunghe serie. Generalmente al momento della loro emissione non hanno un arco di tempo prestabilito per la loro validità e vengono stampati a più riprese. Possono andare fuori corso per esaurimento delle scorte o per particolari eventi storici come ad esempio la morte di un sovrano. Seguono alcuni esempi di francobolli ordinari:
        Serie castelli (Italia)
        La Marianna (Francia)
        Donne celebri (Germania)
        Tipo "Machin" con l'effigie di Elisabetta II (Gran Bretagna)
        Re Juan Carlos (Spagna)
        Stemma con leone rampante (Finlandia)
        Serie Imperiale (Regno d'Italia)
    I francobolli commemorativi sono invece emessi per commemorare o propagandare un particolare evento. Solitamente sono stampati in una tiratura più contenuta e con immagini accattivanti. Il primo francobollo commemorativo mondiale fu emesso dal Perù nel 1871 per commemorare la ferrovia Lima-Callao. Nel 1888 in Australia, nella Nuova Galles del Sud, fu emessa una serie di otto valori con la dicitura "one hundred years" per commemorare i 100 anni della città di Sydney.

I primi francobolli commemorativi italiani furono emessi nel 1910 per commemorare il 50º anniversario del risorgimento in Sicilia e del plebiscito in Italia meridionale. La serie completa è di quattro valori.

I francobolli commemorativi sono anche una considerevole fonte di reddito per le amministrazioni postali emittenti; la politica di emissione di un paese concorre a determinare il valore dei francobolli emessi. Per esempio paesi di piccole dimensioni come Città del Vaticano, Liechtenstein e San Marino godono del favore dei collezionisti per l'accorta politica adottata nel tempo relativamente a tirature delle singole emissioni e numero di emissioni all'anno, oltre ad una grande cura delle vignette, della carta e del procedimento di stampa. Le emissioni di altri paesi, per quanto gradevoli dal punto di vista cromatico e dei soggetti, non hanno praticamente valore sul mercato collezionistico.

I francobolli commemorativi sono anche soggetto di manifestazioni politiche, per cui sono state effettuate anche emissioni su soggetti controversi, come il commemorativo argentino sulla guerra delle Falkland con scritto "Las Malvinas son Argentinas". Al luglio del 2010 risale la polemica sull'emissione prevista dagli U.S.A per commemorare Madre Teresa di Calcutta: un gruppo di atei riunitisi in una fondazione ha presentato ricorso contro l'emissione delle Poste U.S.A. Secondo il regolamento adottato dalle Poste Americane le commemorazioni non possono essere rivolte verso soggetti religiosi legati ad una specifica fede. Il portavoce delle poste ha poi specificato che la commemorazione è rivolta alle opere svolte dalla religiosa e non sulla base della sua religione.